🏺 La necropoli punica di Sant'Antioco: viaggio tra riti antichi e silenzi millenari
- Simone Mastrogiacomo
- 27 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 giorni fa
Se da Palma de Sols vuoi riscoprire l'anima più antica e profonda dell’isola di Sant’Antioco, basta incamminarsi verso il Forte Su Pisu. Ai suoi piedi, si estende una delle necropoli puniche più straordinarie del Mediterraneo, un luogo dove la pietra scolpita racconta il culto dei morti e l’evoluzione di una comunità attraverso i secoli. 🌿🏛️

📍 Dove si trova?
La necropoli si sviluppa lungo i fianchi rocciosi che degradano dolcemente verso la pianura lagunare, proprio sotto il Forte Su Pisu. È facilmente raggiungibile a piedi dal centro di Sant’Antioco ed è oggi visitabile grazie ai recenti progetti di recupero archeologico.

🏛️ Un po’ di storia
Nel V secolo a.C., la comunità punica di Sulky, l’antica Sant’Antioco, scelse i versanti rocciosi che degradano dolcemente verso la pianura lagunare per costruire la propria città dei morti.La necropoli sorgeva poco distante dagli stagni che lambivano l’abitato civile, in un equilibrio perfetto tra terra, acqua e spiritualità.
I sepolcri, scavati nel morbido tufo della collina, sono vere e proprie camere sotterranee, spesso di grandi dimensioni.Si accedeva a queste tombe percorrendo corridoi a scalini, tracciati nel terreno, che scendevano con un’andatura obliqua fino a raggiungere la soglia della camera funeraria, collocata di solito a due o tre metri di profondità rispetto al piano di campagna.
Ogni tomba, con la sua architettura e i suoi corredi, raccontava riti funebri solenni e scenografici, unendo in modo raffinato spiritualità, arte e ideologia.
Con l’arrivo dei Romani, la necropoli non venne abbandonata, ma anzi, si adattò a nuovi usi.Durante l’età imperiale romana, una parte dell'area fu trasformata in spazio scenico e teatrale, mentre vennero introdotti nuovi tipi di sepolture, come le tombe a fossa, alla cappuccina e in anfora, segnando il cambiamento dei rituali e delle pratiche funebri.
Anche dopo la fine dell’età antica, la vita del sito proseguì:tra il IV e il VII secolo d.C., i primi Cristiani riutilizzarono molti degli antichi ipogei punici, trasformandoli in luoghi di sepoltura e di culto, mantenendo viva l'anima spirituale di questo luogo attraverso i secoli.
🌅 Perché è speciale?
È una delle più estese e meglio conservate necropoli puniche della Sardegna
Permette un viaggio diacronico, dall'epoca fenicio-punica fino a quella cristiana
Camminare tra le tombe significa percorrere duemila anni di storia in pochi passi
🎒 Consigli utili da Palma de Sols:
Percorri i sentieri lentamente: ogni ipogeo ha la sua atmosfera unica
Una visita guidata ti aiuterà a cogliere la complessità dei riti funebri e delle trasformazioni storiche
Da abbinare alla scoperta del Villaggio Ipogeo e del Tophet punico, per un itinerario archeologico completo
👉 La necropoli punica di Sant'Antioco è un dialogo di pietra tra i secoli, dove la vita, la morte e la memoria si incontrano senza fine.Partendo da Palma de Sols, basta una passeggiata per entrare in uno dei luoghi più profondi e poetici dell’isola.
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