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🔥 Tofet di Sant’Antioco: il santuario punico

  • Immagine del redattore: Simone Mastrogiacomo
    Simone Mastrogiacomo
  • 1 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 3 mag

Se da Palma de Sols vuoi immergerti in una delle esperienze più affascinanti e misteriose della Sardegna antica, il Tofet di Sant’Antioco è una tappa obbligata. Un santuario all’aperto, unico nel suo genere, dove la civiltà fenicio-punica lasciò le sue tracce più intime e rituali, tra ceneri, urne e pietre incise che raccontano il dialogo tra l’uomo e le divinità. 🔥⛅


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📍 Dove si trova?

Il Tofet si trova nel centro abitato di Sant’Antioco, poco distante dal Museo Archeologico e dalla Basilica. Da Palma de Sols ci arrivi comodamente a piedi, seguendo un breve itinerario tra le vie della città vecchia.


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🏺 Un po’ di storia

Il Tofet di Sant’Antioco era un santuario punico all’aperto, utilizzato tra il VII e il III secolo a.C., dove si svolgevano riti funerari e votivi legati alla spiritualità profonda della civiltà cartaginese.Al suo interno venivano deposte urne cinerarie, che contenevano le spoglie incenerite di neonati e bambini, accompagnate da offerte rituali.Queste urne erano sistemate in cavità scavate nella terra, poi segnate da stele in pietra con simboli sacri, iscrizioni e raffigurazioni stilizzate delle due divinità principali del pantheon punico: Tanit e Baal Hammon.

Per lungo tempo, a causa di antiche fonti greco-romane, si è diffusa la convinzione che il Tofet fosse un luogo di sacrificio umano e che i bambini vi venissero offerti vivi alle divinità.Questa lettura, drammatica e fortemente ideologizzata, potrebbe essere stata alimentata dalla propaganda della Repubblica Romana, che voleva screditare Cartagine e giustificare le guerre puniche agli occhi dell’opinione pubblica.Le accuse di sacrifici cruenti servivano a costruire un’immagine negativa dei nemici punici, visti come crudeli e culturalmente inferiori.

Oggi, grazie a studi archeologici più approfonditi e privi di condizionamenti ideologici, sappiamo che il Tofet era probabilmente un luogo di sepoltura infantile riservato ai bambini morti prematuramente — forse per cause naturali — nei primi giorni o mesi di vita.In un’epoca in cui la mortalità infantile era molto alta, questo spazio rappresentava un’area rituale distinta e sacra, dove il lutto veniva accompagnato da cerimonie religiose complesse e simboliche.

Il fuoco e la terra, elementi centrali in questo santuario, erano i mezzi attraverso cui si celebrava il passaggio all’aldilà, e attraverso cui si chiedeva protezione e fertilità alle divinità.Il Tofet non era dunque un luogo di terrore, ma uno spazio di connessione con il divino, legato alla fragilità della vita e al desiderio di mantenere un legame spirituale anche con chi non aveva fatto in tempo a vivere.


🌀 Perché è speciale?

  • È uno dei Tofet meglio conservati di tutta l’area mediterranea

  • Permette di comprendere profondamente la spiritualità fenicio-punica

  • Ogni urna, ogni stele, ogni frammento racconta un atto di fede e di mistero


🎒 Consigli utili da Palma de Sols:

  • Visitalo in silenzio: è un luogo che ancora oggi trasmette un forte senso del sacro

  • Abbinaci una sosta al vicino Museo Ferruccio Barreca, dove sono esposte molte delle urne originali

  • Ideale da includere in un itinerario con il Villaggio Ipogeo e la necropoli punica, per comprendere la città antica nella sua totalità


👉 Il Tofet di Sant’Antioco è un luogo che invita al rispetto, alla riflessione e all’ascolto. Da Palma de Sols, è una discesa dentro il tempo, dove le pietre parlano ancora la lingua sacra di un popolo che cercava il favore degli dèi attraverso il fuoco, l’argilla e la memoria.

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