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🧵 Museo del Bisso di Sant’Antioco: il filo del mare che racconta la Sardegna

  • Immagine del redattore: Simone Mastrogiacomo
    Simone Mastrogiacomo
  • 9 apr
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 3 mag

A Sant’Antioco, lontano dai sentieri più battuti e dal fragore delle onde, si trova un luogo unico al mondo: il Museo del Bisso, custode di una tradizione millenaria tramandata a voce, a mano… e con il cuore. Se sei nei dintorni di Palma de Sols, questo è un luogo da visitare almeno una volta nella vita. 🌊🧶




📍 Dove si trova?

Nel centro storico di Sant’Antioco, in Via Regina Margherita, 168, si apre la porta del museo-laboratorio dove si conserva e si lavora il bisso marino, una seta preziosa e antica, ricavata dai filamenti della Pinna nobilis, una conchiglia gigante del Mediterraneo.



🪡 Cos’è il bisso?

Chiamato anche “la seta del mare”, il bisso è una fibra finissima, lucente, più leggera dell’aria e più preziosa dell’oro. Veniva usata sin dall’antichità per tessere abiti sacri, mantelli regali e oggetti rituali. Oggi, a Sant’Antioco, Chiara Vigo, erede di una tradizione ancestrale, è l’ultima maestra al mondo a lavorarlo secondo i riti antichi.


🧶 Perché visitare il museo?

Qui non si viene solo per guardare, ma per ascoltare una storia viva. Chiara Vigo riceve i visitatori, racconta le origini del bisso, le regole della raccolta (oggi avviene solo su filamenti già distaccati, per proteggere l’ambiente), mostra i telai, i ricami, e a volte… canta. Perché il bisso, prima ancora che tessuto, è spirito, silenzio e memoria.


🌐 Info e approfondimenti anche su: www.chiaravigo.it


👉 Vuoi vivere un incontro fuori dal tempo? Al Museo del Bisso si entra in punta di piedi… e si esce con un filo invisibile legato al cuore della Sardegna.

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